DOTTOR CESTARO MARIO BIOLOGO NUTRIZIONISTA  
Specialista in Microbiologia e Virologia 
Master, di primo livello, in Scienze dello Sport e del Fitness
Studio Professionale di Nutrizione ed Alimentazione Umana 
V.lo Fornace 1/1 - 34071- Cormons (GO) 
tel.: 0481/61053; cell.: 338 842 0366.
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Costipazione. 
 
 
 
 
 
 
 
 
Che cosa è la costipazione. 
Il termine "costipazione" deriva dalla parola latina "constipatus" ("ammucchiare"). 
La costipazione è definita come un numero di evacuazioni inferiore a tre la settimana, accompagnate da una o più delle seguenti alterazioni: sforzo alla defecazione, sensazione di incompleta evacuazione, feci dure o caprine. 
Sono sinonimi di "costipazione" termini quali: "copro - stasi", "stasi fecale" e i "popolari" "stipsi" e "stitichezza" - dal latino stypticu(m): "astringente" -.   
 
Frequenze normali e ottimali di evacuazione. 
Il numero di evacuazioni varia da persona a persona oscillando da un minimo di 3 la settimana ad un massimo di tre evacuazioni al giorno. 
La frequenza ottimale di evacuazione è quella di una evacuazione ogni pasto principale (complessivamente 3 evacuazioni al giorno in conseguenza del consumo di colazione, pranzo e cena).  
 
Perché é importante avere un "intestino regolare". 
La costipazione ha molteplici effetti nocivi sull'organismo. 
 
A) RIDUZIONE DELLA FUNZIONALITA' DEGLI ALTRI ORGANI EMUNTORI 
Fegato, cute, polmoni, reni e sistema linfatico vedono incrementato il loro carico di lavoro ed iniziano a funzionare in modo non ottimale. 
 
B) RIDUZIONE DEL METABOLISMO. 
La costipazione intestinale causa costipazione cellulare: il metabolismo cellulare diventa lento, rallentano i processi di riparazione e rigenerazione cellulari, diminuisce la capacità della cellula di eliminare le sostanze di rifiuto. Il declino cellulare determina una diminuzione della funzionalità degli organi e dei tessuti. 
 
C) TOSSIEMIA. 
Le sostanze di rifiuto che permangono nel colon vengono assorbite dai vasi sanguigni intestinali e passano nel sangue inquinandolo (tossiemia). In sostanza si genera una "auto intossicazione" dell'organismo dovuta al riassorbimento dei resti di cibo (putrefatti e fermentati ad opera dei batteri intestinali) che passano nel sangue. 
 
Il complesso delle condizioni di cui sopra, causa: 
- cattiva respirazione 
- debolezza ed affaticamento muscolare 
- dolore e rigidità articolari 
- indebolimento del cuore 
- invecchiamento precoce 
- pallore o rossore della cute 
- riduzione dell'attenzione e della capacità di concentrazione 
- rughe ed altri inestetismi del viso 
 
 
Fattori che favoriscono o causano costipazione. 
I fattori che favoriscono o causano stipsi comprendono: 
 
- ALIMENTAZIONE. Errori alimentari possono generare stipsi, in particolare: 
 
- insufficiente introito di liquidi: la secchezza delle feci è uno dei fattori che determinano costipazione. 
 
- Eccessivo consumo di alimenti proteici e/o alimenti ad elevata densità calorica (alimenti ad elevato contenuto in grassi e/o zuccheri: dolci, formaggi stagionati, salumi): si tratta di alimenti che vengono assorbiti in maniera completa determinando la formazione di piccoli volumi di scorie fecali che hanno scarsi effetti stimolatori sulla peristalsi dell'intestino crasso.     
 
- Insufficiente apporto di frutta e verdura: sia per il contenuto in fibra vegetale che per l'apporto in sali minerali. 
 
- DISBIOSI INTESTINALE. L'intestino umano contiene milioni di miliardi di microbi che, nel loro complesso, costituiscono il "microbiota intestinale" (o "flora batterica intestinale"). Il microbiota favorisce la funzionalità intestinale sia in relazione alla digestione ed all'assorbimento dei cibi che in relazione all'attività immunitaria (alla mucosa intestinale è associato tessuto linfoide che contribuisce a proteggere l'intero organismo dalle malattie).  
 
- ETA'. In età anziana aumenta il rischio di costipazione in conseguenza di vari fattori: terapie farmacologiche dirette verso altri disturbi ma favorenti la costipazione, la fisiologica inibizione della sensazione di sete che determina un minore apporto di liquidi, la fisiologica riduzione della peristalsi intestinale. 
 
- FARMACI. Molti farmaci possono causare costipazione, va rilevato come farmaci utilizzati per il trattamento della stipsi, che svolgano azione lassativa per irritazione dalla mucosa intestinale (es. "Dulcolax" - principio attivo: "bisacodile"-), possano essi stessi, in conseguenza di un utilizzo prolungato o eccessivo, generare stitichezza. Per tale motivo è bene consultarsi con il Medico o con il Farmacista prima di intraprendere un trattamento lassativo o di "regolarizzazione intestinale". In caso di stipsi episodica possono risultare utili farmaci che agiscono semplicemente richiamando acqua all’interno del lume intestinale (i cosiddetti “lassativi ad azione osmotica” come il “latte di magnesia”). 
 
- GRAVIDANZA E PUERPERIO. Favoriscono la stipsi sia in conseguenza dell'incremento delle dimensioni dell'utero (che va a comprimere l'intestino) che per le variazioni del profilo ormonale. 
 
- INTERVENTI CHIRURGICI. 
 
- MALATTIE. La stipsi rientra tra i sintomi di patologie a sede intestinale (es.: carcinomi, malattia diverticolare, malattia di Hirschprung, megacolon, sindrome da colon irritabile) ed extraintestinali (es.: malattie psichiatriche - anoressia nervosa, depressione maggiore - patologie neurologiche - paraplegia, spasticità, sclerosi multipla -, patologie endocrine - ipotiroidismo, diabete mellito - patologie metaboliche e tossiche - porfiria, avvelenamento da piombo -). Anche emorroidi e ragadi anali possono determinare stipsi in quanto il dolore va ad inibire lo stimolo alla defecazione. 
 
- NON OSSERVANZA DELLO STIMOLO. Rimandare la defecazione quando insorge lo stimolo. 
 
- OSPEDALIZZAZIONE/ALLETTAMENTO.  
 
- PERDITA DI SALI ED ACQUA. Conseguente a vomito, diarrea, malattie renali, attività fisica intensa non seguita da adeguata idratazione. 
 
- SEDENTARIETA'. 
 
- STRESS ECCESSIVO. Tutte le modificazioni della quotidianità generano stress (es.: appuntamenti imprevisti, iscrizione ad attività sportive, incrementi dell'attività lavorativa) al pari di condizioni "estreme" (es.: intensa attività fisica, scarse ore di sonno, intensi ritmi lavorativi). 
 
- TOILETTE SCOMODE. 
 
- VIAGGI. 
 
 
Modificazioni dello stile di vita che contrastano e prevengono la stipsi. 
 
A) INCREMENTARE IL CONSUMO DI FRUTTA E VERDURA. E' indicato il consumo di 8 porzioni di frutta e verdura al giorno (4 di frutta e 4 di verdura). 
- Inserire il consumo della frutta negli spuntini (a metà mattina ed a metà pomeriggio) in quanto la frutta, consumata a pranzo o a cena, tende a fermentare all'interno dell'intestino generando gonfiore addominale. 
- Per persone non abituate a mangiare prodotti vegetali è consigliabile incrementare GRADUALMENTE il consumo di tali alimenti (inserendo piccole porzioni PRIMA a pranzo e POI a cena).     
 
B) INCREMENTARE IL CONSUMO DI PRODOTTI INTEGRALI (es. pane integrale, pasta integrale). Tali prodotti tendono a generare gonfiore addominale, per prevenire tale fenomeno (che tende a regredire spontaneamente nel giro di 2 - 3 giorni) è consigliabile inserire GRADUALMENTE il consumo di prodotti integrali nella dieta.    
 
C) INCREMENTARE IL CONSUMO DI ACQUA. Consumare due - tre litri di acqua al giorno, evitando di bere in modo eccessivo a pranzo o a cena (non superare i 3 - 4 bicchieri a pranzo e i 3 - 4 bicchieri a cena): bere in modo eccessivo diluisce il succo gastrico e rallenta la digestione. 
 
D) RIDURRE IL CONSUMO DI ALIMENTI AD ELEVATO CONTENUTO IN GRASSI O ZUCCHERI: dolci, formaggi (soprattutto stagionati), patatine fritte, salumi. 
 
E) INCREMENTARE L'ATTIVITA' FISICA. Ad esempio ingaggiando 30 minuti di camminata veloce per almeno 4 giorni la settimana. 
 
F) NON RITARDARE L'EVACUAZIONE. Recarsi a defecare quando insorge lo stimolo, senza rimandare. 
 
G) PROGRAMMARE E RISERVARE DEL TEMPO PER L'EVACUAZIONE. Al termine della colazione o al termine della cena programmare del tempo per utilizzare, con tranquillità e senza fretta, la toilette.  
 
H) RIMEDI NON FARMACOLOGICI. 
- incrementare il consumo di: asparagi, arance, fichi, mele, susine, OPPURE 
- frullare insieme uguali volumi di: succo di prugna (o succo di arancia ottenuto per spremitura di frutta fresca), prugne secche tagliate a pezzetti, crusca di grano e mela tagliata a pezzi. Si genera una poltiglia di consistenza pastosa. Somministrare 15 ml di tale prodotto (approssimativamente un cucchiaio) il primo giorno ed incrementare di un cucchiaio al giorno (il trattamento non deve durare oltre 4 giorni). Conservare il prodotto in frigo, la posologia è riferita a soggetti adulti. 
 
 
Quando consultare il medico. 
E' consigliabile consultare il Medico se: 
 
- la costipazione non si risolve spontaneamente nel giro di due - tre settimane nonostante le modificazioni a livello comportamentale ed alimentare. 
 
- La costipazione insorge bruscamente accompagnata da crampi addominali ed incapacità di defecare ed emettere gas, in questo caso NON assumete lassativi e richiedete immediata assistenza medica. 
 
- La costipazione si accompagna a intenso o acuto dolore addominale (soprattutto se il dolore è associato a gonfiore addominale). 
 
- La costipazione si alterna a diarrea. 
 
- Nelle feci è presente sangue. 
 
- Le feci hanno forma allungata (aspetto similie ad una penna). 
 
- La costipazione si accompagna a dolore rettale. 
 
- La costipazione è associata a perdita di peso. 
 
 
 
 
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Ultima revisione: 19 Agosto, 2012. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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